Tromba lacustre sul Lario il 22 agosto 1879
2 Gennaio 2004
La tromba lacustre del 1879 |
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Venerdì 22 agosto 1879 un veloce passaggio perturbato attraversa le estreme regioni settentrionali da ovest verso est. Il comasco viene interessato intorno alle 16:30 con temporali localmente moderati (sopra un particolare della carta dei temporali riferita al pomeriggio del 22 agosto). I fenomeni si esauriscono nel giro di un’ora , eccezion fatta per la Valle Intelvi, l’alto lago e la bassa Valtellina. La grandine imperversa sulla città di Como, tra Blevio e Torno, in Val Cavargna ed in molte altre località della provincia. L’intensità dei fenomeni e gli accumuli di pioggia sono via via più importanti procedendo verso i settori settentrionali della provincia. E’ in questo contesto che, dinanzi a Como, prende forma una vera e propria tromba d’aria. Nella sua veste lacustre offrì uno spettacolo maestoso, giunto fino a noi grazie ad una sintetica ma efficace corrispondenza, a testimonianza di un fenomeno non insolito per il lago di Como. |
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Nel primo bacino del lago di Como… |
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In realtà, ad eccezione degli spruzzi sollevati in prossimità della superficie, l’acqua presente nella colonna non viene aspirata dal lago, come descritto nel 1879 e come talvolta si è ancor oggi portati a credere. L’acqua che da forma al sinistro cono rovesciato proviene invece dai processi di condensazione all’interno della massa d’aria turbinante. Pur avendo una genesi molto simile, le trombe lacuali non sono in grado di raggiungere l’intensità e la durata dei tornado terrestri. L’episodio del 1879, come detto, non è così insolito per il lago di Como. Solo qualche anno più tardi, nell’estate del 1883, ecco come le cronache meteorologiche segnalarono un nuovo caso:
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Alcuni temporali osservati |
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La fase di maltempo del 22 agosto del 1879 rimase confinato a Nord della linea Santhià, Novara, Monza, Bergamo. Milano fu solo visitata da un “nembo fittissimo di polvere sollevata dal furioso vento di NW“. Nessun temporale venne segnalato ad est del fiume Oglio. Gli accumuli di pioggia risultarono localmente significativi nelle vallate piemontesi, nella regione dei laghi ed in Valtellina.
Ecco alcune delle osservazioni effettuate nel comasco e nelle zone limitrofe:
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Triuggio |
Dalle 16,30 alle 17,30 temporale da Varese (nordovest), che lungo i monti passò verso Como, Lecco e Bergamo (nordest) con forte vento successivamente dalle dette direzioni, lampi e tuoni incessanti e pioggia scarsa e fitta. |
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Saronno |
Dalle 16,30 alle 17,15 uragano violento dall’Ovest con nembi bassi e veloci, in ogni verso all’est, lampi frequenti ed intensi, prolungatisi fino a mezzanotte e pioggia breve e temporalesca. Fu più sentito, con danni di grandine, sulla linea di Rho, Garbagnate, Turate, Lomazzo e Gerenzano. |
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Cermenate |
Dalle 16,15 alle 16,45 temporale con pioggia fittissima, grandine spessa, senza gravi danni e vento forte da Nord, che abbatté molti fusti di grano turco. |
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Carimate |
Dalle 16,20 a 17,50 temporale con poca pioggia. |
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Cantù |
Dalle 16,30 alle 17 temporale da Ovest con scariche elettriche persistenti, pioggia a rovescio e poca grandine innocua; fu preceduta da vento gagliardo. |
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Albese | Dalle 16,30 alle 17 dopo una giornata soffocante, venne da Ovest un temporale con vento turbinoso, scariche forti, pioggia dirotta ed alcuni rari chicchi di grandine, senza danno in principio. | ||
Lanzo d’Intelvi
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Dalle 16,20 alle 19,30 pomeridiane temporale da nordovest con lampi abbaglianti, forti detonazioni, pioggia intermittente e poca grandine minuta. Dalle 20 alle 2 del 23 temporale violento in più riprese, con pioggia copiosissima, scariche quasi continue e 2 fulmini, di cui uno atterrò un castano, l’altro colpì la torretta dell’Hotel Belvedere producendovi delle crepature e forte scossa negli operai ivi ricoverati.
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Cusino |
Dalle 16,15 a 17,20 temporale con forti scariche, vento gagliardo, pioggia dirotta e grandine nel solo comune di Cavargna: perirono moltissimi uccelli. |
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Olate |
Dalle 17,10 alle 17,30 temporale spaventevole apparso da sudovest fin dalle 16 con nembi di una oscurità straordinaria, vento furibondo, pioggia dirotta e grandine non molta in paese, ma copiosa e grande come noci a Rancio, Laorca, Ballabio, ecc., la quale portò via l’uva ed i frutti forandoli come fossero colpiti da mitraglia. Si ebbero vetri rotti, tegole portate via e molti alberi divelti. |
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Cino |
Dalle 16,25 alle 23,10 si ebbe una serie di temporali intermittenti assai prossimi, con lampi all’altezza di 20° a 40° gradi sull’orizzonte, distanti dai rispettivi tuoni fra 3” e 6”, pioggia a rovescio (totale mm. 51), vento fortissimo e nubi in varie direzioni, prevalendo l’ovest. |
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Teglio |
Dalle 17,10 alle 18 temporale con tuoni vicini, vento impetuoso e pioggia fitta. Cadde un fulmine che uccise una vacca e tre pecore. |
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Gabriele Asnaghi |