Che influenza ha sul clima il fatto che la Terra si trovi in afelio durante il periodo estivo?
27 Giugno 2004In effetti l’afelio cade proprio il prossimo 5 luglio alle ore 10.03: in quel momento la Terra si troverà a 1,016694 unità astronomiche dal Sole, pari a oltre 152 milioni di chilometri.
A causa del doppio moto conico dell’asse terrestre, che provoca la cosiddetta precessione degli equinozi, l’afelio e il perielio tornano a verificarsi nello stesso periodo dell’anno mediamente ogni 21.548 anni; se la Terra fosse perfettamente sferica, tale moto di precessione non esisterebbe; invece, a causa del rigonfiamento equatoriale, l’azione combinata delle forze gravitazionali della Luna e del Sole fa sì che l’asse di rotazione della Terra non si mantenga rigorosamente parallelo a se stesso, ma ruoti nello spazio descrivendo appunto un doppio cono: una rotazione completa avviene ogni 26.000 anni circa. Questo moto di precessione fa sì che gli equinozi anticipino ogni anno di circa cinquanta secondi. Considerando inoltre l’anticipo (dodici secondi ogni anno) dovuto alla rotazione del semiasse maggiore dell’orbita, si ha che il periodo della precessione degli equinozi scende ad un valore medio di 21.548 anni; questo significa che quest’anno non v’è differenza tangibile rispetto all’anno scorso o a pochi anni fa.
L’afelio nel periodo in cui noi viviamo sarà sempre d’estate (naturalmente nel nostro emisfero).
Tra 10.700 anni circa sarà invece in pieno inverno (gennaio).
E’ altresì vero che per avere una glaciazione l’estate deve cadere in afelio (come adesso), ma allora perché non stiamo vivendo una glaciazione o comunque un periodo più freddo (posto che in realtà non lo sia, visto che la nostra percezione di cosa siano il caldo e il freddo è molto limitata nel tempo)?
Per il semplice motivo che le condizioni tipo perché si abbia una glaciazione non dipendono solo dalla distanza dal Sole, bensì anche da altri moti millenari che riguardano la Terra, ossia variazione dell’eccentricità dell’orbita di rivoluzione (il perielio deve trovarsi ad una distanza minima dal Sole in maniera da ridurre l’escursione termica annua e questo capita ogni 92.000/93.000 anni circa) e oscillazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’eclittica, la cosiddetta nutazione, causata dall’attrazione gravitazionale del Sole, della Luna e degli altri pianeti: la Terra ruota su se stessa attorno ad un asse inclinato di 23° 27′ rispetto ad una linea perpendicolare al piano dell’orbita; tale inclinazione non è tuttavia costante ma varia ogni 40.000/42.000 anni tra i 21°55′ ed i 24°20′ (per la glaciazione l’inclinazione dell’asse terrestre deve essere minima).
Quindi, secondo le ultime teorie, la somma dei tre fenomeni è basilare perché si possa alterare in modo sensibile l’intensità della radiazione solare che giunge in media sulla superficie terrestre e non va comunque dimenticato che ad essi si possono aggiungere altre concause non astronomiche che possono contribuire ad amplificarne gli effetti, come in particolare una marcata attività vulcanica sul pianeta.