Un testimone d’eccezione racconta la grandinata del 19 agosto 1787

9 Agosto 2004 Off Di meteocomo

Un testimone d’eccezione ci racconta la grandinata del 1787!

E’ il signor Conte Alessandro Volta che nelle sue memorie ci consegna la testimonianza di un violento temporale grandinigeno che imperversò la notte tra il 19 ed il 20 agosto 1787 nelle campagne nei dintorni di Como.

La testimonianza, riferita con molta probabilità alla valle del Bassone (oggi Loc. Bassone), si inserisce in un più vasto e sorprendente contributo che l’illustre concittadino diede alle scienze dell’atmosfera.

(…) “Io ho per disgrazia molti esempj sì antichi che recenti, ne’ quali, dietro gli indicati sintomi, e qualche altra osservazione (…) ho pronosticato, e indovinata pur troppo la caduta di grandini più o meno desolatrici.

Il più rimarcabile di tali esempj, e in cui comparvero più spiegati i detti sintomi, è la grandine spaventosa caduta la notte del 19 al 20 agosto dell’anno 1787, che ha devastato le campagne né contorni di Como in un’estensione di 30 miglj di lunghezza sopra 20 circa di larghezza.

Il temporale non aveva cessato di mormorare nel modo sopra descritto dalle 2 ore pomeridiane fino a mezza notte, allorché successe quell’orribile scarica di grandine sterminatrice; e durante tutto questo tempo, non cadde, che si sappia, alcun fulmine; non v’ebbe alcun luogo eminente o basso colpito; non si udirono neppure dei colpi di tuono spaventevoli od assordanti, quantunque l’elettricità delle nuvole fosse così grande, che i lampi eran continui ed estesissimi, e tutto il cielo pareva in fiamme, la sera massimamente, e nelle ore prime della notte.

(…)

Vi è poi tutto il fondamento di credere che la grandine abbia cominciato a formarsi durante il giorno, allorquando il sole saettava i suoi raggi sulla faccia superiore della nube che divenne utero e culla di essa grandine; quantunque questa non cominciasse a cadere che a notte inoltrata, cioè a 10 ore in alcuni luoghi, a 11 a 12 in altri, e in qualche sito più tardi ancora.

Almeno egli è evidente per questa stessa dilatazione di tempo osservatasi, che una gran parte dei grani, alcuni dei quali grossi come ovi di gallinaccio, e molti pesanti più di 9 once, han dovuto essere sostenuti in aria per delle ore.

(…)

Gabriele Asnaghi