L’Autunno 2009 ad Alzate Brianza

5 Dicembre 2009 Off Di meteocomo

Di seguito la descrizione della stagione Autunnale 2009 ad Alzate Brianza (CO), 360 mt s.l.m., brughiera brianzola in collina tra alta pianura brianzola e fascia pedemontana comasca. Vengono riportate considerazioni generali sul clima dell’Autunno appena concluso, alcuni dati climatici con relativi commenti ed un approfondimento specifico.

SITUAZIONE GENERALE

La stagione autunnale 2009 ad Alzate Brianza è stata caratterizzata generalmente da lunghi periodi con presenza di alta pressione, con conseguenti numerose giornate miti e soleggiate nella prima parte della stagione e frequenti giornate grigie e nebbiose nella seconda parte. Precipitazioni non abbondanti anche se attorno alla norma, ma con limitati passaggi perturbati e con le precipitazioni concentrate in (relativamente) pochi giorni. Fatto piuttosto singolare per la stagione, si sono osservate le prime (poche) brinate ma non è stata registrata alcuna giornata di gelo (cioè nessuna giornata con temperatura minima inferiore o uguale a 0°C).

Una significativa conseguenza delle condizioni generali del tempo in questo Autunno ha riguardato la vegetazione. Le temperature miti di Settembre e della prima decade di Ottobre hanno significativamente allungato il periodo vegetativo delle piante ritardandone l’appassimento, così che la colorazione delle foglie sugli alberi prima e la successiva caduta sono avvenute con un certo ritardo. Si è così assistito all’insolito fenomeno di metà Ottobre con le prime gelate con la brina su prati e piante ancora completamente verdi. Il processo di caduta della maggior parte delle foglie dalle piante è avvenuto quindi dai primi giorni di Novembre per raggiungere una caduta generale verso la metà del mese, con circa 2-3 settimane di ritardo rispetto a quanto atteso solitamente.

Vediamo ora in sintesi per, ognuno dei mesi autunnali, i principali accadimenti climatici.

Settembre. Mese all’insegna del bel tempo con temperature decisamente miti, soleggiamento abbondante e precipitazioni in norma anche se concentrate in pochi episodi. Dal punto di vista della configurazione barica, la prima decade del mese è iniziata con correnti piuttosto umide da sud-ovest senza precipitazioni di rilievo, seguite poi da una situazione di alta pressione stabile con abbondante soleggiamento. La seconda decade è invece stata caratterizzata da una pressione mediamente più bassa (e uniforme sull’Europa continentale), col conseguente passaggio di alcune perturbazioni nella nostra zona che hanno portato la gran parte delle precipitazioni del mese (con alcuni temporali) e con le temperature che si sono abbassate e che sono rimaste alcuni giorni sotto la norma. Nella terza decade è prevalsa nuovamente la situazioni anticiclonica, con tempo soleggiato e clima molto mite, con un unico breve episodio perturbato.

Ottobre. Il mese di Ottobre è stato contrassegnato da due periodi caldi intercalati da una fase significativamente fredda e da due sole perturbazioni significative; nell’insieme il mese è stato più soleggiato del normale e con precipitazioni leggermente inferiori alla norma concentrate in soli 4 giorni. A livello termico si sono registrate temperature decisamente miti nella prima decade, che sono poi divenute significativamente fredde nella seconda decade e che sono nuovamente risalite oltre la norma nell’ultima decade. A livello di circolazione atmosferica il mese ha visto durante i primi giorni del mese una situazione anticiclonica con belle giornate di sole; alla fine della prima decade è transitata la prima perturbazione del mese. E’ poi seguita una fase di una decina di giorni caratterizzati da correnti settentrionali o orientali con l’apporto di aria relativamente fredda che ha fatto scendere le temperature, con effetti in particolare sulle minime. La seconda perturbazione è transitata all’inizio della terza decade con una nuova fase di precipitazioni; dopo tale perturbazione, fino alla fine del mese, la situazione barica ha visto prevalere di nuovo una robusta alta pressione, con un conseguente rialzo delle temperature e tempo ben soleggiato anche se ha cominciato a dare effetti l’inversione termica, con conseguente accumulo di umidità nei bassi strati con la formazione delle prime foschie e di qualche banco di nebbia in brughiera brianzola.

Novembre. Il mese di Novembre è stato contrassegnato da una prima decade caratterizzata da correnti occidentali atlantiche, con annesso il passaggio di alcune perturbazioni sulla nostra zona con piogge e temperature piuttosto basse per il periodo. La seconda decade è iniziata con cieli sereni e qualche brinata; successivamente, una corrente sud-occidentale mite e parzialmente umida ha portato cieli grigi, nebbia e qualche pioviggine. Dalla fine della seconda decade e per la prima metà della terza decade siamo venuti a trovarci sotto un robusto campo di alta pressione di matrice africana con tempo che, a causa dell’inversione termica, ha visto frequentemente cielo grigio, brumoso, diversi episodi di nebbia e con temperature tutto sommato in norma. Nella seconda parte dell’ultima decade si è poi registrato l’avanzamento di impulsi atlantici sulle nostre zone, con alcune deboli precipitazioni che sono alla fine del mese culminate nel passaggio della perturbazione più incisiva dell’intero Autunno, che ci ha interessato negli ultimi 2 giorni del mese con piogge abbondanti.

TEMPERATURE

TEMPERATURE MEDIE (C°)

Settembre

Minime: 14,6

Medie: 18,7

Massime: 24,4

Ottobre

Minime: 9,6

Medie: 13,1

Massime: 17,8

Novembre

Minime: 5,0

Medie: 7,5

Massime: 10,4

Autunno

Minime: 9,2

Medie: 12,8

Massime: 17,3

TEMPERATURE ESTREME RILEVATE (C°)

ESTREMI più bassi

ESTREMI più alti

Settembre

Min: 10,8

Media: 14,0

Max: 16,0

Min: 19,4

Media: 23,3

Max: 29,5

Ottobre

Min: 0,5

Media: 5,6

Max: 10,4

Min: 15,3

Media: 18,6

Max: 23,8

Novembre

Min: 0,6

Media: 5,5

Max: 7,2

Min: 9,5

Media: 10,3

Max: 13,1

Autunno

Min: 0,5

Media: 5,5

Max: 7,2

Min: 19,4

Media: 23,3

Max: 29,5

A livello di temperature l’Autunno trascorso è stato generalmente piuttosto mite, con alcune fasi significativamente calde (in particolare la prima e la terza decade di Settembre; calde anche la prima e la terza decade di Ottobre) e solo un paio di brevi periodi caratterizzati da temperature piuttosto fredde (la seconda decade di Ottobre e la prima decade di Novembre). In particolare si segnalano temperature significativamente fredde nella seconda decade di Ottobre, soprattutto per quanto concerne le minime, così che dal 15 al 19 Ottobre si sono registrati 4 giorni con temperatura minima inferiore o uguale a +1,0°C e dove il 16 Ottobre la temperatura minima è scesa ad un significativo +0,5°C, con le prime brinate di stagione (vedi approfondimento la brina a fine articolo). Soprattutto nella seconda metà di Novembre, a causa del cielo spesso coperto e delle nebbie, si è poi assistito ad una fase piuttosto lunga con temperature che hanno presentato una escursione termica contenuta.

Va poi segnalato come, a livello termico, nella stagione autunnale appena conclusa (che segna il passaggio tra la stagione calda e la stagione fredda) non si è registrato alcun valore termico più consono della stagione estiva o di quella invernale. Non si sono quindi registrati giorni con temperature “estive” (temperatura massima oltre i 30°C o temperatura minima oltre i 20°C) e neppure si sono registrati giorni con temperature “invernali” (nessun giorno di gelo con temperatura minima inferiore o uguale a 0°C e nessun giorno di ghiaccio con temperatura durante il giorno costantemente inferiore o uguale a 0°C). Piuttosto anomalo però il fatto di non aver registrato alcun giorno di gelo (che nella nostra zona cominciano abitualmente tra la fine di Ottobre e la prima metà di Novembre), anche a causa dei frequenti giorni con cielo nuvoloso o coperto del mese di Novembre che hanno di fatto limitato il numero di nottate con cielo sereno nelle quali l’irraggiamento può portare temperature minime negative.

L’elemento significativo della prima parte dell’Autunno può essere ricondotto non tanto al caldo particolarmente intenso ma al fatto che buona parte della prima metà della stagione autunnale sia stata caratterizzata dalla mitezza continuativa delle temperature rilevate (grazie alle frequenti condizioni di alta pressione che hanno garantito un importante soleggiamento): quindi, fin verso la metà di Ottobre, si può tranquillamente parlare di “prosecuzione della stagione estiva” con piacevole clima tardo-estivo, con la conseguenza evidente del ritardato appassimento della vegetazione. Per completare, si sono registrati durante l’Autunno 42 giorni con cielo prevalentemente sereno o poco nuvoloso (46%) e 49 giorni con cielo nuvoloso, molto nuvoloso o coperto (54%).

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12 Novembre, una delle poche brinate di stagione, più evidente nelle conche e nei luoghi riparati, con appassimento della vegetazione visibilmente in ritardo

PRECIPITAZIONI

TOTALE PRECIPITAZIONI E GIORNI CON FENOMENI

Accumuli Totali

Giorni con Precipitazioni*

Giorni con Temporali*

Settembre

163,9 mm

8

4

Ottobre

95,0 mm

4

1

Novembre

188,6 mm

11

0

Autunno

447,5 mm

23

5

* giorni con accumulo maggiore o uguale a 1 mm

TEMPORALI: oltre ai 5 episodi temporaleschi registrati in Primavera ed ai 20 registrati in Estate, nella stagione autunnale si sono registrati altri 5 giorni con temporale (4 episodi in Settembre ed 1 in Ottobre), per un totale di 30 giorni con temporale nell’anno 2009.

NEBBIA: si sono registrate nella stagione autunnale diverse giornate con nebbia (giorni cioè con almeno qualche minuto con visibilità inferiore a 1000 mt): 15 giorni in tutto (nessun episodio a Settembre, 4 ad Ottobre e ben 11 a Novembre). Il numero di giornate registrate risulta oltre la norma per la nostra zona.

Nella stagione autunnale le precipitazioni totali hanno raggiunto i 447,5 mm, con precipitazioni quindi non abbondanti ma tutto sommato in norma; la distribuzione delle piogge ha visto in tutti e 3 i mesi “discrete” precipitazioni, col picco raggiunto, come di norma, nel mese di Novembre. Anche in questo caso però è da segnalare come, di fronte a dei dati generali tutto sommato in norma, fa fronte il fatto che spesso le precipitazioni, soprattutto nei primi 2 mesi della stagione, si siano concentrate in pochi episodi. Va segnalato come nell’intera stagione si siano registrati 3 affondi perturbati “importanti e organizzati” durati alcuni giorni (quello della seconda decade di Settembre, quello della prima decade di Novembre e, sempre in Novembre, quello di fine mese) ed altre 3 perturbazioni significative (25 Settembre, 9-10 Ottobre e 21-22 Ottobre). Si sono così registrati periodi “siccitosi” piuttosto prolungati nella prima decade di Settembre, tra la fine di Settembre e la prima decade di Ottobre ed infine nella seconda decade di Ottobre. Va però detto che, nonostante i periodi anche lunghi senza precipitazioni significative, le temperature non più elevate, la rugiada e talvolta la nebbia hanno permesso al paesaggio di perdere l’aspetto secco e “siccitoso” evidenziato nei mesi estivi e continuato fin verso la metà di Settembre.

Per quanto riguarda i temporali, i 5 giorni nei quali si sono registrati fenomeni (con accumulo superiore al millimetro) sono in norma confrontandoli con i giorni di temporali registrati ogni anno nella stagione autunnale nel circondario. Inoltre, a differenza di quanto avvenuto in qualche occasione negli anni scorsi non si sono registrati giorni con precipitazioni nevose.

Infine, fatto davvero singolare per la zona, è da segnalare come, complice i diversi periodi di alta pressione con frequente inversione termica, quest’anno si sono registrati nella stagione autunnale ben 15 giorni con presenza di nebbia.

In ultimo, l’umidità media della stagione autunnale è stata del 78 % (a Settembre 72%, a Ottobre 74% e a Novembre 87%); si sono registrati poi alcuni episodi nella seconda decade di Ottobre e nel mese di Novembre dove si è accumulata significativamente rugiada o brina.

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29 Ottobre: una delle numerose giornate con foschie dense e nebbia della stagione

VENTO

VENTO: PARAMETRI PRINCIPALI

Media vento

Wind run

Raffica max

Giorni con Foehn

Settembre

2,6 km/h

1850 km

64,4 km/h

1

Ottobre

2,7 km/h

2010 km

78,9 km/h

5

Novembre

1,9 km/h

1400 km

37,0 km/h

0

Autunno

2,4 km/h

5260 km

78,9 km/h

6

Una delle caratteristiche della ventilazione dell’Osservatorio Meteorologico di Alzate Brianza è quella di essere posto in zona collinare così che, in condizioni di alta pressione, è soggetto al fenomeno dell’inversione termica ed alle conseguenti brezze notturne da Nord-Ovest (catabatiche) e diurne da Sud-Est (anabatiche). Una conseguenza di tali brezze è che le temperature minime rilevate presso l’osservatorio, in condizioni di alta pressione e soprattutto con i primi freddi (ed ancor più nella stagione invernale), sono solitamente leggermente più elevate rispetto ad alcune zone circostanti, poste anche a poche centinaia di metri, ma ubicate nei fondovalle o nelle conche moreniche, più riparate dal vento e maggiormente soggette al ristagno del freddo. Tali brezze infatti mitigano almeno in parte la discesa delle temperature durante la notte, ed impediscono all’aria fredda, più pesante, di depositarsi e di ristagnare al suolo.

A livello di vento quindi, al di là delle solite brezze, la stagione ha presentato una ventilazione inferiore all’Autunno 2008, con il dato totale del vento filato (Wind Run) di poco oltre 5200 Km, con la direzione dominante da Nord-Ovest. Verosimilmente, la lunga stabilità dei periodi di alta pressione ha fatto mancare la ventilazione “più decisa” tipica degli eventi perturbati; deficit non colmato dalle giornate di Foehn. In tal senso, il numero di giornate con Foehn della stagione, in tutto 6, è risultato in norma (nell’Autunno del 2008 si registrarono 5 giornate con Foehn). Infine, le giornate che hanno fatto segnare i valori anemometrici maggiori sono state, in concomitanza di giorni di Foehn, il 12 ed il 13 Ottobre dove oltre ad una raffica massima di 79 km/h si sono registrati più di 550 km di vento filato in 2 giorni.

Infine è da constatare, a conferma di quanto già detto in precedenza, che l’episodio anemometrico più importante della stagione di metà Ottobre non ha potuto favorire il processo di caduta generale delle foglie delle piante in quanto, a causa dell’allungamento del periodo vegetativo delle piante stesse (per le temperature calde e miti registrate fino ad allora) a quel punto della stagione le foglie erano ancora “verdi, rigogliose” e “ben salde” sugli alberi.

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12 Ottobre: uno dei giorni con Foehn: qualche nube “da sfondamento” a ridosso delle Grigne.

CONCLUSIONI

Pur non essendo possibile fare confronti con serie storiche importanti (in quanto i dati vengono raccolti con stazione Davis a norma OMM dal dicembre 2007) l’Autunno appena trascorso ad Alzate Brianza è risultato mite e soleggiato nella prima parte della stagione e grigio e nebbioso nella seconda. I valori termici sono risultati lievemente oltre la norma del periodo per questa zona anche se è da segnalare un periodo breve ma significativamente freddo verso la metà di Ottobre. Le precipitazioni sono risultate in norma ma concentrate in pochi episodi significativi, soprattutto nella prima parte della stagione stessa.

A livello di fenomeni significativi rilevati, si segnalano in particolare il ritardo della caduta delle foglie a causa del clima mite della prima parte della stagione e, elemento probabilmente più significativo della stagione appena trascorsa, il numero delle giornate con nebbia che ha visto la brughiera brianzola, soprattutto nella seconda parte di Novembre, interessata da rare giornate soleggiate. Il tempo grigio e nebbioso, che solitamente in questa stagione è più tipico della media e bassa Pianura Padana, nell’Autunno appena terminato (e forse come tendenza anche negli ultimi anni) sembra essere migrato un po’ più a Nord, insediandosi anche nella brughiera brianzola!

Giuseppe Aceti

APPROFONDIMENTO: la brina

La brina è un deposito di ghiaccio che si forma per brinamento (il passaggio dallo stato aeriforme allo stato solido di una sostanza senza passare per lo stato liquido) del vapore acqueo presente in atmosfera. La brina più comune dalle nostre parti è quella da irraggiamento e si forma soprattutto sulle superfici che tendono a perdere calore: è frequente durante le notti invernali o con clima freddo, con cielo sereno ed in condizioni che favoriscono la dispersione del calore. Si forma su superfici fredde (erba, oggetti, tetti) in condizione di umidità che rimane elevata per almeno alcune ore e quando il dew point, pur più alto della temperatura superficiale, rimane inferiore agli 0 °C.

L’irraggiamento, la perdita cioè di calore da parte del terreno e dell’atmosfera nei bassi strati è però molto più rapida rispetto a quella subita dall’atmosfera salendo di quota pertanto, in generale, lo strato d’aria in prossimità del suolo ed il suolo stesso si raffredderanno più velocemente degli strati d’aria superiori. Questa è la ragione per la quale anche in nottate dove la temperatura dell’aria (registrata a circa 2 mt dal suolo) risulta di poco superiore a 0° (ma con dew point negativi e umidità dell’aria elevata) è possibile la comparsa di brina.